«La canaglia la riconosci dal sentimentalismo. Migliaia di poveri diavoli possono pur crepare di fame, nessuno piange per questo, ma basta che un imbecille pitturato si travesta sulla scena da servo della gleba e storca gli occhi, e li senti ululare tutti come cani.»
[cit. tratta da un discorso di Charousek, dal libro "Il Golem" di G. Meyrink]
Charousek è uno dei personaggi più dannatamente realisti* di questo romanzo, pervaso dalla malattia fisica e animato dall'odio, ma anche capace di profonda riconoscenza ed amicizia. Forse il personaggio più complesso, ma quello di cui Meyrink delinea un ritratto più chiaro, più vivo, più spaventosamente umano.
Charousek, illustrazione di Hugo Steiner. |
*[non intendo realistici, ma proprio realisti in riferimento ai discorsi affrontati all'interno della narrazione di cui qui presento un estratto.]
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