I. A 13 anni cosa volevi fare?
L'artista. Ed ero più convinta di quanto non lo sia stata negli ultimi anni. Beata gioventù.II. Nel migliore dei mondi possibili dovrebbe essere abolita la parola...?
Sopravvivenza.
III. Di cosa hai paura?
Di me stessa, spesso e degli altri a volte.
IV. All'inferno ti obbligano a leggere sempre un libro:
Il vecchio e il mare di Hemingway. La tortura peggiore, maledetto Santiago!
V. Hai il potere assoluto per un giorno: la prima cosa che fai?
Creo sfere di Luce, mi piace l'idea che dalle mie mani nasca qualcosa. Nulla di così magnanimo, insomma!
VI. Una cosa che non hai mai capito della gente?
Il perché la gente non capisca me.
VII. Come ti immagini il paradiso?
Mi basta un'oasi di tranquillità.
VIII. La tua casa brucia: cosa salvi?
Genitori e gatti. Il resto si ricreerà, anche se mi dispererò per averlo perso.
IX. Il vero lusso è?
Respirare senza sentirsi altro alito gravare sulla nuca.
X. Ti rimangono 12 ore di vita: cosa fai?
Passeggio per la città recandomi nei luoghi che di essa ho amato e che mi hanno accolta e rifletto.
XI. Un posto dove non sei mai stato e vorresti andare?
Il mondo.
XII. Una cosa che volevi e non hai avuto?
Una stanza da letto in cui non esistesse uno sgabuzzino!
XIII. Una domanda a piacere da lasciare nei commenti...
...WTF?
XIV. La cosa a cui tieni di più?
La mia libertà d'espressione.
XV. Il tuo maggior successo?
Deve ancora venire.
XVI. Se ti dico Italia qual è la prima cosa che ti viene in mente?
Un tricolore che per me ha poco senso, un concetto politicamente astratto e culturalmente pregno pioché mosaico di identità differenti.
XVII. Tre cose che ami?
Arte, musica... e oggi: ballare.
XVIII. Tre cose che odi?
Le ipocrite formalità, la mia pigrizia, l'ostentazione che non contenga in sé una matrice di ironia.
3 commenti:
Non averei saputo esprimere meglio la VI.
Ed ora che mi ci fai pensare, ho sempre desiderato, anche una volta cresciuta, una stanza (tipo soffitta) tutta per me, a parte rispetto alla mia camera. Mai avuta, ma ancora la sogno e chissà...
... domandina libera: il più grande guaio nel quale ti sei cacciata, quello che ti fa ancora sudare freddo se ci pensi?
Condividiamo lo stesso sogno allora! Io spero presto di avere una casa tutta mia, mansardata magari, ma per poterlo fare devo terminare gli studi e lavorare... ma non demordo!
La cosa che mi viene in mente per rispondere alla tua domanda è un episodio legato alla mia infanzia! Durante una gita con la scuola, stavo rischiando di smarrire la mia classe e perdermi nella zona di Agrigento, nei pressi della casa di Pirandello... quando ci penso ho ancora il terrore di non riuscire a ritrovare i miei compagni e rimanere lì.
Uh, mi fai venire in mente quando da piccola meditavo di scappare (ero in colonia in Valcamonica), citofonare a una casa qualsiasi per telefonare a casa e farmi venire a prendere.
Della serie 'qualcuno ha guardato giù' e mi ha trattenuto dal farlo...
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