Ho realizzato, proprio in questo momento, come a volte sia superfluo il recensire.
E mi riferisco a tutto ciò che può essere 'recensito' nel senso di analizzato, sviscerato, con lo scopo di essere 'spiegato'.
Recensire un film o un libro o un'opera d'arte, nel senso dell'analisi di quest'ultima, non sempre significa averla compresa, anzi, tendo a pensare che più l'opinione espressa in merito si fa complessa, particolareggiata, tecnica, più ci si allontana dal reale senso dell'oggetto preso in esame.
Giri di parole attorno a concetti che, come le idee che li hanno ispirati, possono essere riassunti in brevi sensazioni, soggettive per altro, ma che mantengono quella pura fugacità di un pensiero afferrato, catturato e poi espresso così, semplicemente.
Con questo non voglio sminuire l'attività di analisi dettagliata, che è comunque importante se si vuole dare un'immagine completa e a 360° del soggetto di cui si tratta, credo, però, che sia spesso fuorviante per le reali o più immediate intenzioni espresse. Come se di un libro, una poesia, un racconto ci si soffermasse eccessivamente sulla forma soffocando le sensazioni che ci hanno lasciato, quelle che comunicano in modo più diretto con il proprio intimo sentire.
Alexis[A.H.V.]
3 commenti:
ti do ragione; io posto spesso recensioni su film e libri, ma mi soffermo sulle sensazioni e le emozioni che mi hanno suscitato, non su altri tipi di analisi.
(PS: vedo che anche tu ami gli anime!)
Grazie per essere passata! ^_^
Io sinceramente, provo un po' di noia nell'analizzare eccessivamente le cose ._.
Mi sembra quasi come se le privassi del loro intimo senso, forse per questo ho scritto questo post! ^^
Concordo.
(Ohibò, come sono stata breve!)
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