martedì 21 settembre 2010

L'Alce di Mudjekewis

In fondo sono un essere che non sa bene come vivere, non sa bene identificarsi, né trovare il suo giusto spazio nel mondo, e non per una sorta di inettitudine esistenziale, non per una svogliatezza del e nel vivere, ma semplicemente perché il Tutto, il Mondo sono la mia casa.
Non esiste luogo che non mi abiti, che non mi appartenga, che non senta come parte integrante del mio essere, come se conservassi tutto nella coppa che formano le mani congiunte, come se lo osservassi da un punto di vista noto soltanto a me e desiderassi respirare su questo mondo per arricchirmi e per riscaldarlo al contempo, godendo di una reciproca affinità.
Sono un essere autunnale, dalle tinte calde, accoglienti, ancora arse dal sole dell'estate, bagnate dalle prime piogge e pronte per il sonno invernale. Sono un essere di passaggio, una mezza-stagione, un qualcosa di indefinito, un ponte che congiunge differenti estremità. La mia natura fatica a dirsi una ed unica e non lascerò mai che nulla ne deturpi la libertà d'essere anche ciò che apparentemente non è o sembra non poter essere.
Ho tentato ancora una volta di descrivermi, contraddicendomi a più riprese forse, ma come ogni singolo individuo, sono un mistero che va svelato piano, con la pazienza e caparbietà di un esploratore attento, di un sognatore simile a  me.

Alexis
21.09.2010

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