giovedì 23 giugno 2011

Ipotesi di realtà

La realtà è molto più brutale di come la pensiamo.
Non di certo per causa di una qualche efferatezza effettiva degli eventi, però. 
Paradossalmente è il nostro continuo vestirla con abiti che non le appartengono a rendercela sempre più lontana ed incomprensibile, estranea, se riuscissimo, invece, a riscoprirla nella sua 'nuda verità', probabilmente riusciremmo ad affrontare meglio il succedere degli eventi.
È un continuo tentare di abbellire gli aspetti che ci appaiono come più duri, di addolcirli al fine di sopportarli meglio, questo è profondamente umano e profondamente connesso non tanto alla paura che si prova di fronte a tali eventi, quanto più alla coscienza della paura che potremmo provare. Gran parte delle iniziative umane (culturali, sociali, storiche, spirituali che siano) nascono proprio da questa coscienza, da questo rendersi conto delle possibili sfaccettature di ciò che appartiene alla sfera delle azioni, a quella emotiva, a quella causale e casuale degli eventi, è una volontà di pararsi e di schermarsi da possibili effetti negativi, o almeno potrebbe esserlo.
Il rapporto con l'aspetto più naturale della vita è stato parzialmente perso, per questo nutriamo una serie infinita di timori che si ricollegano tutti alla sfera primordiale, primitiva e più ferina dell'esistenza.
Allontaniamo l'animale 'feroce' da noi, così come scacciamo il buio con una fiamma.

Alexis[A.H.V.]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse la maschera inganna prima di tutto colui che la porta...
A presto

Alexis ha detto...

Dipende se ne è cosciente o meno, in realtà! :) Il che può tramutarsi in una tragica scoperta oppure in una metamorfica presa di coscienza!