venerdì 7 ottobre 2011

Poggioreale, un ricordo.

Questo è un luogo che spesso mi ritorna alla mente e che ricordo con un certo fascino.
Sono passati diversi anni da quando l'ho visitato, ero in prima media se non erro, o seconda al massimo, ed è stato una delle tappe di una visita gemellaggio con una scuola di Sciacca, di cui ricordo il Castello Luna, e in cui erano previste anche delle soste a Selinunte, altro luogo che diventa magico nella memoria.

Poggioreale, immagine da ©Flickr - Tutti i diritti riservati all'autore
Ciò che ricordo di questo luogo è il silenzio nel quale è immerso, un silenzio in cui, paradossalmente, continua a vivere.

Dal web - ©Tutti i diritti riservati all'autore.
Gli affreschi ancora in parte visibili sulle pareti ed i tetti delle case mi hanno lasciato la sensazioni di un respiro interrotto, un percorso spezzato; una città morta, fantasma però capace di attrarre a sé, alla propria non vita, con seduzione vampiresca.

Dal web - ©diritti riservati all'autore.
E devo dire che anche la parte nuova consegna all'immaginario una buona dose di fascinazione, più che altro perché ricordo di essermi sentita proiettata in una dimensione quasi futuristica, marziana, di fatti le emozioni provate sono state affini ma differenti rispetto a quelle richiamate dai ruderi.
Mi sento di capire, adesso, anche cosa ha potuto spingere Jensen a scrivere la sua Gradiva e quali siano le sensazioni che una città come Pompei poteva scatenare nell'animo e nella psiche dei visionari, nulla di strano, infatti, che anche alcuni scorci di Pompei mi hanno suscitato emozioni e fantasie simili a quelle vissute a Poggioreale.

[A.H.V.]Alexis
07.10.2011

3 commenti:

7di9 ha detto...

Spettrale, bellissimo.

7

Titti ha detto...

E' bellissimo... vorrei visitarlo presto insimeme a Siacca e Selinunte...

Alexis ha detto...

@7: Eh sì!

@Titti: ti consiglio proprio di andarci, se sei stata a Pompei.. non puoi farti mancare questi siti! :D