mercoledì 10 agosto 2011

Parole #1

Che bella la parola 'entropia'.
Mi piace anche il suo significato, lascia spazio all'immaginazione.

E N T R O P I A
©Immagine dal web.

lunedì 8 agosto 2011

Negative Attitude

Troppa 'negative attitude' in questi ultimi giorni.
Mi sento ferma, immobilizzata, ma al contempo non ho stimoli per voler fare qualcosa di diverso, come se questa temperatura mi paralizzasse, ma non è una questione fisica, è una questione di pigrizia mentale.
Questa estate è come se non la stessi percependo neanche, come se mi passasse sotto senza lasciare la minima traccia, non che io sia una che aspetta l'estate per fare chissà cosa di diverso o di divertente, da questo punto di vista vivo molto di più (e soprattutto meglio) le stagioni fredde, però boh... è un periodo un po' sottotono, mi sento pesante e appesantita, ma credo sia la naturale conseguenza di un periodo che, invece, ha conosciuto diverse novità e attività.
Lavorare al libro, lo studio, la pittura sono state attività che mi hanno mentalmente e fisicamente impegnata e adesso sento come se si stesse scaricando tutta la stanchezza accumulata, quindi mi devo concedere un attimo di calma senza necessariamente pretendere da me stessa di essere al 100% quando so di non potere esserlo. 
Il problema, in molti dei miei sbalzi di umore, è questo rapporto ambiguo e spesso contrastante con i miei stati d'animo, come se non accettassi le cadute, non le prendessi come occasioni per sperimentare altri tipi di sensazioni e le considerassi negative in toto, ma nel frattempo, pur non essendo soddisfatta, continuo a sguazzare senza pensare che, forse, sarebbe meglio darsi una pulita e ricominciare a mettersi in moto.
Però attraverso l'espressione e la condivisione di questi stadi che attraverso, sento un po' come se riuscissi a depurarmi, liberarmi dalla loro pesantezza che è di consistenza mentale, come appunto detto sopra.
È pazzesco, quando si arriva a parlare di qualcosa... questa è già praticamente conclusa, o comunque abbastanza masticata da poter essere compresa meglio ed esposta.
Le idee non si rendono mai chiare finché si è immersi in un dato contesto reale o emotivo che sia e quello stato di apatia mentale che provo quando mi capita di affondare in un qualche tipo di pensiero paralizzante, in realtà non è altro che espressione dello stato stesso, della confusione che provoca, della poca chiarezza e della parallela concatenazione di pensieri futili che mi si crea in testa.
Ad esempio, stamattina ho dato segni evidenti di ripresa, l'ho notato da subito perché ho variato di parecchio ed istintivamente certe consuetudini mattutine che, volente o nolente, creano una routine di gesti che ingabbia (sì, sono memore di parole che mesi addietro mi furono dette :P) e questo ha dato vita ad altre cose e ne darà ad altre probabilmente, chi lo sa! :)

Bene, ho cominciato con una negative attitude che sta cambiando colore, motivo in più per essere soddisfatta della decisione di scriverne su... momento finale che coincide con un crescendo musicale di un pezzo degli Isis! :°D
Quindi su queste note (note solo a me!), vi lascio!

Buona giornata! :)

domenica 7 agosto 2011

Isis - Dulcinea


He is not mad
His thought is clearer than
The saner man

For in her he saw
Beauty overflowing
Through the tattered clothes

She was his queen
She is a queen

In dreams he
Wanders the dark
In search of her.

mercoledì 3 agosto 2011

Godsmack - Hollow

Questa canzone, per tanto tempo, ha rappresentato un mio particolare stato interiore.
Continua ad essere una fondamentale parte di me, ma per fortuna il vuoto sembra essere passato, quel senso di spossatezza, di passività nei confronti dei giorni che trascorrono, causa di un peso troppo grande che gravava sulla coscienza, ma che ho avuto il coraggio di affrontare.
Pensavo in questi giorni di essere assolutamente grata agli eventi che mi hanno accompagnata negli ultimi due anni (così come lo sono, anche se ancora a fatica, a quelli degli anni precedenti) e soddisfatta di come sono riuscita ad affrontarli, a masticarli, digerirli e interiorizzarli.
Spesse volte, sono queste piccole ma fondamentali prese di coscienza che costituiscono le più grandi vittorie personali; nutro un nuovo entusiasmo per le cose, entusiasmo che a volte viene stemperato un po' dall'immanenza degli impegni e delle responsabilità, ma che comunque si dimostra sempre foriero di creatività, di nuove ispirazioni. 
Io non voglio fermarmi per nessun motivo, ciò non vuol dire non contemplare i momenti di stasi, bensì protendere verso un incastro continuo di tasselli, senza però porre alcune immagine di riferimento; creare un continuo andare.


One more step and I could fall away 
If it happen wouldn't matter 
And I can't tell if I should go or stay 
Same old picture feel so hollow 
How can anybody know what's best for me? 
Another paintjob turned in shape 
And my decisions brought me to my knees 
I needed someone to blame 

I feel so hollow 
I feel so hollow 
Time to do what's best for me I believe I can change 

Once upon a time in broken dreams 
Reflection's that I can't face 
So hold your breath and make a wish for me 
Take me to a better place 
Time always seems to be passing by 
It never waits for me 
If I could do it all one more time 
I wouldn't change a thing 

I feel so hollow (feel so hollow) 
I feel so hollow (feel so hollow) 
I feel so hollow (feel so hollow) 
I feel so hollow (feel so hollow) 
Time to do what's best for me I believe I can change

lunedì 1 agosto 2011

Mettersi in Mostra.

La qualità della foto è veramente scarsa, più che altro per la luce che non riesco per nulla a regolare. ._.
Però del risultato finale del disegno sono assolutamente fiera.
È nato da un'ispirazione Tool-iana coniugatasi al modo di rappresentare delle sagome che dell'umanità dovrebbero essere una generale e generica rappresentazione.

[A.H.V.], Nonostante tutto, tecnica mista su carta, 2011

In estate trovo sempre il tempo per dipingere un po' per fortuna; a quanto ho potuto riscontare, stagionalmente mi concentro su tecniche diverse (autunno/inverno: penne, matite, pennarelli; primavera estate: in prevalenza acquerelli), una sorta di ritualità ciclica spontanea che mi accompagna da qualche anno.
Non nascondo che sarebbe una gran cosa se riuscissi a dedicarmi con più costanza alla pittura e alla sperimentazione delle tecniche, ma il problema è che 'dovendo dar retta allo studio', ho tempo davvero limitato, purtroppo. Non badando a questo particolare, però, l'importante è che io riesca ad essere soddisfatta dei risultati raggiunti in quel lasso di tempo entro il quale riesco a produrre con maggiore libertà... e questo pare accadere di tanto in tanto! :D