lunedì 14 febbraio 2011

Lo scoprire nella cima il fondo e nel fondo la vetta.

Una foresta di parole uguali, di sentimenti svenduti, in saldo al mercato delle idee.
Se il nucelo è magma inavvicinabile, non staremmo forse nuotando nelle acque fredde della crosta in superficie?
Certo, si incontrano geyser e vulcani, si è consapevoli del moto sottocutaneo su cui muovono i continenti, ma la vita, spesso, si svolge coscientemente ignara degli abissi e dell'oltre. Ci si illude di aver toccato con mano le profondità, e le dita rimangono intrise di sabbia e terra, mai ustionate dalle eruzioni o dal solo calore emanato.
Si osservano gli spettacoli di vita dionisiaca come un sogno panico di cui rallegrarsi o da ammirare, ma li si percepisce come indefinitamente lontani, quasi come prodotti di follia o di pura e rara estasi; una stravaganza appartenente al rango dello straordinario.
Ed è la forma, spesso, il vero discrimine fra la sostanza e l'idea che di essa si ha e che si porta avanti; la forma che incatena e schiavizza la libertà del vivere pieno.
Per questo Pan, per questo Dioniso, per questo il Superuomo: forme mitiche di liberazione dell'essere.

W.A. Bouguereau, Ninfe e Satiro, 1873
Forse, questo pensiero meriterebbe di essere approfondito, ma al momento mi va di lasciarlo così, come seme da coltivare, più che frutto maturo da cogliere.
Alexis [A.H.V.]
14.02.2011

3 commenti:

Unknown ha detto...

Che piacere tornare a rileggerla! Encantada *_*

Unknown ha detto...

Oh ma finalmente ce la feci a lasciare il commento ;-)

Alexis ha detto...

Ohhh!! Tornò ^_^