domenica 5 giugno 2011

In bozza #1

Non credo si possa parlare di contraddizione quando ci si trova di fronte all'evoluzione di un pensiero.
Un pensiero che osserva uno sviluppo che porta a dei mutamenti rispetto alle posizioni di partenza, non può dirsi contraddittorio perché al mutamento si giunge attraverso una serie di tappe 'ragionate' e più o meno sofferte.
La contraddizione consiste, secondo me, più nell'incoscienza, nella faciloneria o nel fittizio e costruito interesse con i quali ci si approccia a tesi poi negate dalle azioni o da affermazioni istintive e naturali. 

2 commenti:

Albo Abourt ha detto...

Consiste anche nel fatto che un pensiero alla radice può essere tranquillamente costipato di tantissime sfaccettature, rovesci della medaglia particolari. Nel contraddittorio può essere sbagliata una difesa ad oltranza, forse meglio l'elaborazione che si formula dopo la fine dell'evoluzione.
Peccato che l'articoletto in questione sia breve, sarebbe un argomento davvero interessante, spero lo approfondirai in futuro.

Felice di riuscire a leggere :D

Alexis ha detto...

Caio Ablo!
Felice di vederti commentare!

Beh, questo pensiero è stato una riflessione estemporanea, quindi credo che questa forma 'contratta' sia stata la più adatta al fine di non snaturare il fulcro dell'idea. :D

Particolarmente d'accordo con la questione della 'difesa ad oltranza', spesso indice di una fittizia coerenza con un'idea che, fondamentalmente, non si ha. Almeno questo mi è capitato di osservare in alcune persone e la sfaccettatura fra chi difende un'idea fondata e chi difende un'idea inconsistente, si nota immediatamente dal modo in cui ci si espone!