venerdì 8 luglio 2011

Estemporanee #1

Credo che gli scrittori (artisti) siano dei maestri soltanto nelle opere che scrivono e tramandano, non credo lo siano mai stati realmente nella propria vita quotidiana o nell'esistenza che hanno vissuto, sopratttuo se particolarmente problematica.

Cercare di spiegare questo pensiero mi viene difficile.
Nasce come commento ad un brano appena letto su Rosso Venexiano in cui una giovane in preda ad una crisi esistenziale, sfogata nell'alcool, continua a chiedersi cosa avrebbe potuto dirle Bukowski se fosse stato ancora vivo e lì con lei; non riesco a trovare una formula che sia più chiara di questa.

Alexis[A.H.V.]

2 commenti:

Marcello ha detto...

Gli artisti sono maestri nel rendere concreto un talento, nella vita soffrono e vivono delle stesse passioni di tutti anche se credo con un pizzico di sensibilità in più. Un saluto

Alexis ha detto...

È quella sensibilità che li rende tali, sensibilità che può sorgere da profonde fragilità oltre che da grandissima perizia tecnica. :)

Un saluto!