lunedì 28 dicembre 2009

Dialoghi con il Sé

Parlando con Cecilia, è saltato fuori un concetto che probabilmente è stato uno dei motivi portanti del mio "trapasso" in queste lande: il bisogno di linearità/semplicità/intimità.
Il mio precedente blog, vivo dal 2005, era eccessivamente intriso di me, dei miei ricordi, di colori, di sensazioni, di tormenti e di gioie. Non riuscivo più a districarmi e distaccarmi da quell'insieme di anni, mesi, giorni e ore... necessitavo di calma, di tranquillità, di serenità interiore e visiva.
Sono un tipo che decide di agire solo quando avverte uno stimolo, una chiamata forte, un sesto senso i quali sussurrano una sensazione di disagio che viene, il più delle volte, taciuta alla desta coscienza. Tutti i cambiamenti che hanno interessato il mio ancor breve percorso di vita sono stati dettati proprio da questi sussurri, che non erano altro che echi di lontane, ma profonde grida.
Arrivo alle decisioni con la consapevolezza, con il rischio e con la consapevolezza del rischio, poiché mai si possono prevedere le conseguenze delle scelte che si fanno, eppure è indispensabile farle.
Sono i rami del Fato che si intersecano, che aprono porte, passaggi segreti, giardini di meraviglie o bocche d'inferno e siamo tutti tenuti a procedere per questi sentieri, in un modo o nell'altro, in un tempo o nell'altro.
Teniamo fra le mani il potere di decidere quali delle vie seguire e solo noi potremo, poi, tarne giovamento o sofferenza.
Ciò che, in tutto questo, ritengo sia fondamentale è la capacità/necessità del dialogare con se stessi e con i propri bisogni interiori, quelli più veri ed autentici.
Questo non implica un perenne stato di egoistico egoismo, il quale arrecherebbe solo negatività, ma la consapevolezza e comprensione di se stessi, dei propri limiti, la quale può manifestarsi nelle banalità, come nelle grandi gesta di ogni giorno.
Questa, ad esempio, può essere considerata una banalità, ma è comunque un gesto per me significativo.
C'è il Blu... ed il Deserto e, poi, ci sono Io.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

nulla da aggiungere.
tutto da trattenere.

Anonimo ha detto...

qualche modifica al profilo, qualche ora di misurato impegno... ecco:
http://paginealbe.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Scusa se infesto lo spazio dei commenti, ma non avendo un tuo riferimento mail qui su BS e non sapendo se leggerai ancora i pvt di Splinder...

Non ci avevo pensato prima, ma adesso devo avvisarti: sto scrivendo un post per spiegare che - probabilmente e contrariamente a quanto previsto - chiuderò La Sala da Thè.
Però non voglio far sapere che ho davvero aperto i due blog che avevo in magazzino, diciamo, e su questo glisserò: preferisco contattare una per una le poche persone che voglio mi seguano dove siamo ora.
Sicuramente la pagina rimarrà aperta ancora per un po', non provvederò proprio immediatamente... però ora che mi sono lanciata, anche se vi sono molto affezionata, mi sembra già pesante ed inutile proseguire allo stesso modo un percorso che già si è evoluto ed ha cambiato volto.

Nel frattempo ho aperto e sto sistemando anche il secondo blog, quello che diventerà una raccolta artistica e magari anche un cantiere:
paginenigre.blogspot.com
Ci si vede "altrove" :) - cioè qui.

In culo al 2010!
C.

Alexis ha detto...

Hai fatto benissimo a scrivere qui! Praticamente su Splinder non passo quasi più, ma comunque darò un'occhiata ai PVt per vedere se c'è qualcosa di nuovo! :)

Capisco la sensazione di pesantezza che si prova quando si ha bisogno di "cambiare aria" e credo sia giusto imparare ad emanciparsi da alcune cose... t'oh! Dico questo proprio in un periodo in cui nostalgia m'assale, ma leggerai di questo in giornata! :D

In culo al 2010 ù_ù
E che questo sia veramente un anno fenomenale.